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Ultima modifica 15 marzo 2022
Parrocchia Prepositurale di Calcinato "San Vincenzo Diacono Martire"
Parrocchia Prepositurale di Calcinato "San Vincenzo Diacono Martire"
La chiesa parrocchiale prepositurale di S. Vincenzo diacono e martire di Calcinato sorge in posizione panoramica sulla sommità di un colle isolato attorno al quale si abbarbarica il paese e occupa l’area settentrionale all’interno dell’antico recinto fortificato del borgo su cui sorgeva, almeno dal XV secolo, una precedente chiesa.
Il 24 maggio 1790 i capi famiglia del Comune di Calcinato, convocati nell’antica chiesa parrocchiale dedicata alla Visitazione di Maria ad Elisabetta, deliberarono la nuova costruzione. Il progetto venne affidato all’architetto comasco Pietro Antonio Cetti che diresse la demolizione dell’antica chiesa ed i lavori della nuova. Nel 1814 moriva l’arch. Cetti ma è certo che la sua opera a Calcinato era stata interrotta da tempo a causa delle difficoltà economiche dell’età napoleonica. Al vescovo di Brescia Gabrio Maria Nava, durante la visita pastorale del 1810, la fabbricazione della chiesa apparve infatti in vaga forma, vasta e ben architettata, sull’eminenza della collina ma compiuta solo nel presbiterio e in due cappelle laterali, mentre le altre due erano ancora nell’antico assetto.
A ultimarla venne chiamato l’arch. Bresciano Rodolfo Vantini, maestro del neoclassicismo, che vi lavorò dal 1831 al 1846 portando a compimento il progetto del Cetti con il prolungamento della chiesa verso ovest mediante la costruzione della terza campata e, in un secondo momento, ideando e realizzando la facciata e la nuova sacrestia meridionale.
La realizzazione dell’ultima campata (corrispondente allo spazio occupato dagli altari S. Pietro e dell’Addolorata) a cui si dovette accompagnare il completamento delle decorazioni delle pareti conferì all’interno della parrocchiale l’aspetto che si ammira ancora oggi.
Oltre al corpo di san Vincenzo (la cui reliquia giunse qui il 23 novembre 1725) vi è venerato quello di San Germano, patrono di Calcinato, la cui reliquia fu tolta dalla catacomba di San Calepodio (1610). Notevoli le cinque statue in pietra di Botticino (1846) dell'Emanueli sulla facciata, di cui tre raffiguranti Fede, Speranza e Carità, poste a sormontare il timpano e due, raffiguranti i Santi Pietro e Paolo, sulle balaustre laterali. All'interno, pala maggiore di Sante Cattaneo (fine '700) e Resurrezione (1583) di Paolo Farinati.
Parrocchiale di Calcinatello “Natività di Maria”
La storia della chiesa di S. Maria si è concretizzata in diversi periodi e in più fasi: da Chiesa campestre del mille è divenuta Chiesa conventuale quando, il 5 maggio 1479, con Bolla Pontificia, il Papa Sisto IV conferì la Chiesa e le sue pertinenze all’Ordine dei Minori Conventuali.
Successivamente, nel 1797, quando il Governo di Napoleone Bonaparte soppresse tutti gli ordini religiosi maschili e femminili e le Confraternite dei Cordiglieri e dell’Immacolata, divenne “sussidiaria” alla Parrocchia di Calcinato, cioè necessaria al servizio religioso per una popolazione numerosa e distante.
Infine, nel 1889, fu eretta Parrocchia.
La chiesa campestre di S. Maria della Misericordia di Calcinatello, di cui non si conosce la data di costruzione, fu ceduta ai Frati minori di S. Antonio il 20 luglio 1479, perché vi affiancassero un piccolo convento.
Nel 1632 si ampliò il convento e si costruì il Coro (distinto dalla chiesa, dietro il presbiterio).
Nel 1650 si iniziò anche il restauro della chiesa, che si arrestò però al presbiterio.
Nel 1729, dopo più di settant’anni, si demolì in tre giorni la navata e fu costruita col volto e due cappelle in soli sei anni.
Presso la porta una lapide reca la data del 1735, che può corrispondere all’intervento del Soratini, cui si deve la facciata con due splendide raffigurazioni a stucco, che raffigurano rispettivamente l’episodio delle stimmate di S. Francesco, ed un miracolo di S. Antonio da Padova. Al gusto rococò – proprio del Soratini, ma anche dei maestri stuccatori lombardi ed intelvesi – compete la ricca e franta decorazione, quasi disfatta in tante minuzie.
Fra le moltissime opere di pittura della chiesa parrocchiale di Calcinatello, da segnalare la Pala del Suffragio di A. Dusi (Ono Degno 1725 – Brescia 1776), la Pala dell’Altare Maggiore di G. Tedoldi e l’affresco cinquecentesco raffigurante S. Giovanni Battista.
Da sempre la Chiesa di Calcinatello è nota con nome di “S. Maria” e continuerà ad esserlo anche in avvenire: Chiesa dunque dedicata alla Madonna. Ma non è altrettanto chiaro quale sia il mistero o l’attributo della Madonna che si è voluto onorare. Nei primi documenti sia la chiesa campestre che quella conventuale sono designate come Chiesa di S. Maria della Misericordia o delle Grazie: titolo a cui ben si addice la statua della Pietà che orna il portale d’ingresso, proveniente dalla Chiesa che precedette l’attuale. I documenti successivi, ecclesiastici e civili, usano sempre il titolo semplice e generico di S. Maria. Solo negli Atti della Visita Pastorale di S. Carlo è detta S. Maria della Natività.
Avendo poi l’ultimo concordato tra l’Italia e la S. Sede richiesto che ogni Parrocchia definisse il proprio titolo agli effetti giuridici, dal 1988 la Chiesa e la Parrocchia di Calcinatello portano ufficialmente il titolo della Natività di Maria.
Torre Civica Medievale - Calcinato
Torre Civica Medievale con resti del castello – Piazza Repubblica.
Ponte Settecentesco - Calcinatello
Ponte Settecentesco a tre arcate sul fiume Chiese con il casello dei gabellieri addetti alla riscossione del pedaggio.
Chiesetta di S. Francesco in Costiolo - Calcinato
Chiesetta di S. Francesco in Costiolo – Via Arnaldo da Brescia. Costruita sulla fine del XVI secolo da Francesco Bonacini. L’altare maggiore ha un pregevole paliotto in legno finemente decorato.
Chiesetta di S. Giuseppe in Mostino - Calcinato
Chiesetta di S. Giuseppe in Mostino – Via Vittorio Emanuele II. Edificata nel XVII secolo dalle famiglie della contrada, fu sede della Confraternita della Buona Morte che aveva lo scopo di suffragare le anime dei defunti.
Chiesetta di S. Stefano - Calcinatello
Chiesetta di Santo Stefano, in località Garletti.
Sorta nel Medioevo come diacona della Pieve di Pontenove di Bedizzole.
Chiesetta di S. Anna - Calcinato
Chiesetta di S. Anna in località Gazzo (sec. XVII).