Storia

Ultima modifica 28 aprile 2022

Profilo Storico

Le Origini
Il Territorio di Calcinato si estende nell’alta pianura ad est di Brescia, lungo il corso del fiume Chiese e sul bordo esterno dell’anfiteatro morenico del Garda; è attraversato nella direzione est-ovest, da tre vie di comunicazione di primaria importanza: la S.S. Padana Superiore, la ferrovia Milano-Venezia e l’autostrada Serenissima.
Anche se abitato fin dall’età romana, come testimoniano una lapide ad Apollo, una tomba con suppellettili ed un tesoretto di monete di età imperiale qui rinvenuti in varie epoche, il suo nome compare per la prima volta in un documento dell’813 d.C., quando le monache bresciane di Santa Giulia vi acquistarono dei beni.

Il Medioevo
Ma è nel pieno del Medioevo, con l’affermarsi del Comune rurale contemporaneamente al disgregarsi dei feudi dei conti Longhi di Montichiari, che Calcinato si va configurando in tre nuclei urbani con caratteristiche peculiari ancora oggi riscontrabili: il capoluogo, attorno alla chiesa di San Vincenzo sulla morena più meridionale, sede delle principali funzioni amministrative; Calcinatello, a vocazione agricola, chiamato un tempo Borgo oltre il Chiese, gravitante prima attorno alla chiesa di Santo Stefano (Garletti) ed attratto poi verso la chiesa francescana di Santa Maria (dal ‘400); ed infine Ponte San Marco, il nucleo più piccolo, ma strategicamente più importante, sia per il controllo sulle vie di comunicazione, sia perché da qui si estrassero dal Chiese le seriole Calcinata e Marina, indispensabili per secoli ad un’economia fondamentalmente agricola.

Lo Sviluppo Industriale
Sfruttando l’energia idraulica della seriola Calcinata poté inoltre decollare, nel corso del ‘700, l’industria della seta. I numerosi opifici sorti allora vennero concentrati nel secolo scorso in due e poi in un solo grande stabilimento che attrasse numerosa manodopera anche dai paesi vicini. Con l’entrata in funzione a Ponte San Marco del cotonificio Schiannini (1902), l’industria tessile Calcinatese raggiunse il massimo del suo splendore, superato negli ultimi decenni da una moltitudine di imprese di piccole e medie dimensioni specializzate nei più vari settori.
Ai margini dello sviluppo industriale si mantenne invece Calcinatello dove la gran parte delle risorse venne concentrata nella bonifica della grande campagna che poté dirsi conclusa solo nel secondo dopoguerra.

Eventi e Personaggi Illustri
Come la stragrande maggioranza dei comuni della provincia, anche Calcinato visse per lo più di riflesso quando non subì i grandi avvenimenti storici degli ultimi secoli: nel 1706 qui si scontrarono le truppe francesi e imperiali; nel 1797, presso il ponte di San Marco, i partigiani della Repubblica di Venezia opposero un’accanita quanto inutile resistenza contro i rivoluzionari bresciani appoggiati dai francesi.
Se le guerre portarono a Calcinato personaggi famosi come Napoleone alla vigilia della battaglia di Lonato e Vittorio Emanuele II prima di quella di San Martino, è necessario ricordare che altre furono le persone che illustrarono il paese, sia perché qui ebbero i natali sia perché lo scelsero come patria d’adozione: Giulia Ferraboschi, promotrice della pubblica istruzione, Antonio Bianchi, agronomo di fama nazionale ed antifascista, don Vincenzo Bertini, educatore dei giovani, Giuseppe Guerzoni, letterato, garibaldino nonché biografo dell’eroe dei due mondi, Arturo Mercanti, pioniere del turismo moderno e dell’aviazione.