proroga della chiusura viabilistica di via stazione

Pubblicato il 26 novembre 2022 • Viabilità

Cepav Due, società incaricata della costruzione della linea ferroviaria, ha richiesto ufficialmente che l’ordinanza fosse prorogata fino al 28 febbraio 2023; l’Amministrazione, convocato un incontro urgente, ha ottenuto la riapertura al 14 febbraio.

I lavori in corso per la costruzione della linea ferroviaria Brescia Est – Verona, che sarebbero dovuti terminare il 30 novembre, necessitano di più tempo rispetto a quanto previsto dal programma originario. Lo rende noto Cepav Due al Comune di Calcinato con una nota in cui spiega che i ritardi sono derivati non da un’errata programmazione degli interventi, ma da fatti e situazioni che, non prevedibili, hanno inciso pesantemente sui lavori.  La difficoltà di reperimento di materiali e i ritardi conseguenti delle forniture e delle lavorazioni sono la causa principale del ritardo per il completamento del manufatto a cui vanno poi sommati i tempi per il collaudo e la messa a disposizione dell’infrastruttura.

La nota, ricevuta dal Comune il 18 novembre, con la richiesta quindi di prorogare la chiusura di Via Stazione è stata subito presa in carico dall’Amministrazione che ha richiesto un incontro urgente con Cepav Due per capire i nuovi tempi con cui l’opera si sarebbe conclusa. Nella giornata di ieri si è tenuta la riunione e i tecnici della società hanno spiegato che la nuova data di riapertura sarebbe stata quella del 28 febbraio 2023. L’Amministrazione, nelle persone del Sindaco Nicoletta Maestri e del vicesindaco Mirco Cinquetti, pur prendendo atto della richiesta di proroga dell’ordinanza e delle motivazioni portate da Cepav Due, ha espresso la grande contrarietà per la situazione imprevista e ha chiesto anticipare i tempi rispetto alla nuova data, ottenendo il 14 febbraio 2023 per la riapertura stradale.

“L’obiettivo posto dall’Amministrazione a Cepav – Chiosa Cinquetti - era quello di ridurre al minimo i disagi per la popolazione di Calcinato e delle sue frazioni e per questo abbiamo subito chiesto un incontro quando ci è arrivata la nota. Le cause dei ritardi, come spiegato, sono state imprevedibili e inevitabili. Ovviamente abbiamo espresso tutto il nostro disappunto per questa situazione e abbiamo preteso da Cepav Due almeno una riapertura anticipata della viabilità al 14 febbraio, anche in modalità provvisoria, e che tutti gli attori coinvolti si adoperino affinchè i tempi burocratici per la conclusione del procedimento amministrativo di collaudo vengano ridotti al minimo, con il coinvolgimento diretto degli enti superiori titolari dell’opera”.